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Tra letteratura e scienza


Carlo Luccarelli e Massimo Picozzi, tra letteratura e scienza


Criminologia e Criminofilia


Come ormai tutti sanno, la criminologia è la scienza che studia i comportamenti criminali. La criminofiliaprobabilmente un mio neologismo del quale potrei pure andar fiero – indica invece un'attrazione irresistibile per la criminologia. Non per il crimine, né per i criminali, sia chiaro agli asini, ma per lo studio della loro psicologia.

In tutta la mia vita, sulla criminologia, ho letto così tanti libri, e ho visto così tanti film, e ho discusso con così tanti esperti, che potrei definirmi io stesso un criminologo. Per carità, era per dire che, vuoi per gli studi, vuoi per istinto, oggi vanto una certa padronanza sull'argomento. E potrei tranquillamente assistere a una perizia psichiatrica senza rischiare di non capirci niente.

Detto questo, considero i criminali prevedibili come un gatto davanti a un accendino appoggiato sul bordo del tavolo. È ovvio che con la zampetta lo spingerà quel tanto che basta per farlo cadere a terra, solo per sentire il brivido di aver commesso un malanno.

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Picozzi e Luccarelli, il criminologo e il criminofilo

Almost Blue, di Carlo Luccarelli - romanzo thriller

Carlo Luccarelli ha scritto libri bellissimi, primo tra i quali,a a parer del tutto personale, Almost Blue, nel quale un ragazzo cieco deve lottare per scamparla da un serial killer. Ok, detta così non sembra un granché. Il fatto è che qualsiasi cosa io dica sulla trama sarebbe uno spoiler inaccettabile, perché... beh, anche spiegandovi, il perché spolererei. Ma vi assicuro che è un thriller mozzafiato e originalissimo.

Ma Luccarelli, che ha pure una certa presenza scenica, ha condotto anche Blu Notte (gli piace il blu 😶) in onda sulla RAI nel primo decennio del Duemila. Si trattava di un meraviglioso programma sui misteri italiani, con un occhio di riguardo per gli assassini seriali e le storie di mafia. Molte puntate (sicuramente le più belle) potete trovarle su YouTube. Le sue inchieste sono state molto utili per la conoscenza della storia recente del nostro paese. Anche perché Luccarelli riesce a rendere interessante anche un argomento tendenzialmente tedioso come quello della criminalità organizzata.


Ebbene, è anche colpa sua se ho scritto Uomini Terribili, perché è grazie a lui (o a causa sua, dipende dai punti di vista) se la mia passione per la criminologia ha raggiunto apici esponenziali. Perché un conto sono Lombroso, i criminologi e i vari trattati dell'FBI, che per quanto esaustivi, sono scritti con metodo scientifivo. Un altro conto sono i saggi sul crimine di Luccarelli, scritti con la verve a cui solo uno scrittore del suo calibro può attingere, veloci, facilmente assimilabili e comprensibili anche all'intellettualmente meno dotato.

Beh, non esageriamo... 🤔

I libri qui sopra, Serial Killer, Scena Del Crimine e Tracce Criminali, sono scritti da Luccarelli con il supporto del Dott. Massimo Picozzi, celebre criminologo che ha seguito, tra i tanti, anche i casi del delitto di Novi Ligure, il delitto di Cogne, la strage di Erba, il Mostro di Padova, le Bestie di Satana, il delitto di Sarah Scazzi e chi più ne ha, ahinoi, ne metta. 😶

In questi libri potete trovare un sacco di informazioni riguardanti la psicologia forense, nonché le tattiche d'indagine, i metodi per la raccolta delle prove, i depistaggi, i processi e le condanne. Sono scritti molto bene e facili da digerire, senza scadere mai troppo in tecnicismi da addetti ai lavori, nemmeno quando Picozzi schiaccia sull'acceleratore della sua conoscenza. 😂

Un altro libro pazzesco, sempre scritto da entrambi, è La Nera, più un libro di fotografia forense, che un saggio di criminologia. Qui sono stati raccolti e documentati i peggiori casi di cronaca nera italiana, con tanto di fotografie inedite delle scene del crimine e delle armi del delitto. È molto interessante dal punto di vista estetico, ma a livello di sostanza c'è gran poco. Ma rimane comunque un pezzo forte, da sfoggiare con gli amici per una mezz'oretta di sano e goliardico serialkillerismo. 😎

La Nera, di Carlo Luccarelli e Massimo Picozzi


Il buon vecchio Lombry

Cesare Lombroso, Verona

Il buon vecchio Lombry pretendeva di dedurre la psicologia di un essere umano attraverso l’aspetto fisico e l'espressività del volto. Misurava connotati facciali e ossature alla ricerca di anomalie nel cranio, nella dentatura, in nome della fisiognomica, disciplina pseudo-scientifica che studia una presunta ereditarietà del comportamento criminale. Come se un criminale fosse geneticamente predisposto a diventarlo, o qualcosa del genere. In parole povere, guardando le persone in faccia, il Lombry decretava se fossero o meno dei farabutti. So cosa state pensando: che certi criminali hanno proprio la faccia da criminali. È vero, ma anche no! Perché molti altri criminali sono persone al di là di ogni sospetto. E questo dovrebbe bastare a smontare la fisiognomica. 🤷🏻‍♂️


Cesare Lonbroso, L'uomo criminale

Il paragrafo precedente è un estratto da Uomini Terribili E Come Evitarli, nell'introduzione di un determinato tipo d'uomo, il criminale appunto, nel significato più ampio del termine. Ve l'ho appiccicata qui per dimostrare che Uomini Terribili non è un manualetto per donzelle, ma un saggio, sulla comunicazione e in parte anche sulla criminologia, seppur scritto a mio modo... 😎

Al di là di questo, se intendete farvi del male leggendo qualche libro del buon vecchio Lombry, in tal caso mi permetto di suggerirvi L'Uomo Delinquente, con tanto di figurine a dimostrazione della sua ragione (🤔), e La Donna Delinquente, sottotitolo "la prostituta e la donna normale". Poiché è risaputo che le prostitute non sono normali... 😂



Il manuale sulla classificazione del crimine

Crime Classification Manual del 1992, di John E. Douglas e Robert K. Ressler

Ma il libro svolta, quello che ha davvero cambiato tutto, è il Crime Classification Manual del 1992, di John E. Douglas e Robert K. Ressler, agenti dell'FBI del dipartimento di scienze comportamentali. Furono loro a coniare il termine serial killer, intervistando i più celebri del tempo e classificandoli in base al tipo di organizzazione, all'inclinazione, al modus operandi eccetera.

È un manuale ostico, scritto con terminologie scientifiche, spesso noioso, realizzato perlopiù per gli addetti ai lavori, quali detective, profiler, agenti della scientifica. Ma vi assicuro che è molto interessante, anche perché parla del lato più oscuro dell'essere umano in maniera obbiettiva e pragmatica, non tralasciando alcun tipo di crimine, perlomeno nessuno tra quelli noti fino ai primi anni Novanta. Senza contare che la versione italiana è a cura di Massimo Picozzi, tanto per cambiare.

Ergo, se anche voi siete dei criminofili come me, dovreste tenere una copia del Crime Classification Manual nella vostra libreria. 😇

E con questo è tutto,

Ossequi.


 

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